Sindrome di De Quervain

Anatomia 

È una sindrome poco conosciuta di cui ne soffre 1 persona su 1000.

Il dolore è riconducibile alla base del primo metacarpo, più precisamente sullo stiloide radiale.

In quel punto anatomicamente troviamo il primo compartimento degli estensori composto da: estensore breve del pollice e abduttore lungo del pollice.

Questi due tendini giocano un ruolo fondamentale nel movimento quotidiano del pollice, ci basti pensare all’utilizzo del cellulare o a lavori domestici come strizzare un panno…

Viene denominata Tendinopatia Stenosante in quanto si tratta di un’infiammazione della guaina che riveste i due estensori.

Sintomatologia

Come tutte le tendinopatie il dolore si manifesta quando ormai la patologia ha già iniziato il suo processo infiammatorio.

Infiammazione che porta il più delle volte a gonfiore e dolore alla digitopressione.

I movimenti che rievocano il dolore sono: torsione di polso, flessione ulnare e l’attivazione del pollice nei suoi movimenti di estensione e abduzione.

Possono essere associate, ma non sempre, delle cisti tendinee e una sintomatologia nevralgica in quanto il nervo radiale, che innerva il primo dorso del pollice, anatomicamente è strettamente correlato con la zona interessata.

Fattori di Rischio

 

I fattori di rischio più conosciuti per cui si va incontro ad una tendinopatia sono soprattutto carichi eccessivimovimenti ripetuti nel tempo che portano ad una sollecitazione eccessiva e continuativa del primo compartimento. 

 

Basti pensare ad esempio ad una mamma durante la fase d’allattamento o post gravidanza le innumerevoli volte in cui si trova costretta a sollevare il neonato. 

 

Il sesso più colpito è quello femminile mentre l’età più colpita è quella che va dai 30 ai 50 anni. 

 

Le attività ripetitive come l’utilizzo del pc, o del cellulare, suonare uno strumento o cucinare, incidono notevolmente sullo sviluppo della sindrome e sull’aumento della sintomatologia.  

Diagnosi

La diagnosi è principalmente clinica ma non si escludono eventuali esami strumentali.

Clinicamente il paziente giunge a visita con dolore e spesso gonfiore alla base del pollice.

Il dolore aumenta con una digitopressione a livello dello stiloide radiale. Esistono 4 test specifici per individuare la sindrome di De Quervain. Questi 4 test saranno necessari ad effettuare una diagnosi differenziale al fine di non andare incontro a diagnosi errate, come può avvenire a volte con la rizoartrosi.

Il test più conosciuto è il test di Finkelstein dove il paziente terrà il pollice chiuso nel suo stesso pugno e il terapista effettuerà una deviazione ulnare creando tensione. Il test sarà positivo se il paziente avvertirà dolore.  

L’esame diagnostico da eseguire è l’ecografia, la quale, potrà consentire al terapista o ortopedico specializzato, di valutare più attentamente il livello di infiammazione presente.

Trattamento Conservativo

A seconda del tempo in cui il paziente si presenta presso lo studio di uno specialista o effettua una visita da un ortopedico specializzato è importantissimo per stilare un programma riabilitativo conservativo.

Il riposo della zona interessata è fondamentale al fine di diminuire lo stadio flogistico. Questo comporta la sospensione di tutte le attività responsabili dell’infiammazione.

Il ghiaccio può essere un valido aiuto se applicato correttamente anche più volte al giorno.

Antinfiammatori e infiltrazioni possono ridurre il dolore e il gonfiore.

Il bendaggio taping combinato con l’utilizzo di un tutore nelle ore notturne sono di supporto e aiutano a scaricare la tensione del tendine infiammato.

Trattamento Chirurgico

Al fallimento della terapia conservativa o negli stadi più avanzati della patologia è indicato il trattamento chirurgico.

L’intervento chirurgico consiste nel liberare i tendini del primo compartimento estensorio così da aumentare lo spazio all’interno di essi eliminando l’attrito responsabile dello stato infiammatorio.

Al termine dell’intervento il pollice viene immobilizzato per circa 2 settimane con una stecca gessata di riposo, lasciando libere le altre dita.