Cuffia dei rotatori

Anatomia

 

Si intende per cuffia dei rotatori quell’insieme di muscoli e tendini necessari alla stabilizzazione dell’articolazione Gleno Omerale. 

I muscoli che compongono questo complesso meccanismo sono: il muscolo sovraspinato, sottospinato, piccolo rotondo e sottoscapolare.

Sintomatologia

I sintomi più comuni di una rottura o un infiammazione a carico della cuffia dei rotatori sono: 

  • Dolore presente sia a riposo che nel movimento nella zona anteriore della spalla. 
  • Aumento del dolore quando si solleva e si abbassa il braccio;
  • scrocchi o crepitii quando si muove la spalla.

In alcuni casi anche se la sintomatologia può non essere presente, in caso di trauma, potrebbe giungere con dolore improvviso e intenso. 

Fattori di Rischio

Sicuramente l’età è uno dei più comuni fattori di rischio che possono causare questa infiammazione. 

Situazioni come, lavoro usurante (meccanico, magazziniere..) o sport (tennista, pallanuotista, pallavolista…) aumentano progressivamente la percentuale di rischio di andare incontro ad un infiammazione della cuffia dei rotatori poiché comportano movimenti ripetuti della spalla o che costringono a le braccia al di sopra della testa. 

A volte anche traumi o cadute, possono innescare, dopo una prolungata immobilizzazione, una rigidità articolare con conseguente infiammazione

Diagnosi 

Solitamente viene effettuata una visita, eseguita da uno specialista dell’arto superiore, il quale, tramite test scientifici offre una diagnosi in sede al fine di programmare un trattamento, ove necessario, riabilitativo.

Possono essere inoltre richiesti alcuni accertamenti, come una radiografia per controllare lo stato delle ossa e la presenza di speroni ossei, oppure una risonanza magnetica o un’ecografia per individuare lesioni ai tendini.

Trattamento Conservativo

Il trattamento della cuffia dei rotatori inizia dal grado di severità. Nel momento che il paziente presenta una grave e acuta infiammazione a carico della spalla vengono somministrati farmaci antiinfiammatori per diminuire lo stato flogistico delle strutture. 

Successivamente verranno effettuate (a seconda dell’entità) delle sedute riabilitative al fine di ripristinare la completa funzionalità dell’articolazione, rafforzando la muscolatura ed educando il paziente al corretto utilizzo del complesso gleno-omerale.

Trattamento Chirurgico

In caso di lacerazione estesa o quando le altre terapie non hanno dato i risultati sperati, il trattamento è di tipo chirurgico.

Si può intervenire, a seconda delle dimensioni della lesione, della qualità del tessuto tendineo e dell’osso e delle condizioni generali del paziente, con diverse procedure:

  • chirurgia “a cielo aperto”;
  • chirurgia mini-invasiva attraverso una piccola incisione sulla spalla;
  • chirurgia artroscopica, con l’inserimento di sonda munita di telecamera all’interno dell’articolazione.